Scegliere una scuola completa come quella di Pranic Healing & Arhatic Yoga è funzionale non solo al proprio benessere fisico e psicologico ma anche ad avere una maggiore consapevolezza di ciò che siamo, come ci relazioniamo con gli altri, che reazioni abbiamo di fronte ad eventi importanti che accadono nella nostra vita e di chi ci sta accanto e a rendersi conto che esistono molte più cose che non sono visibili di quante ne possiamo immaginare.
Espandere i sensi che abbiamo nel corpo fisico per poterli utilizzare anche nei corpi sottili ci permette di capire e verificare molte cose, su di noi in primo luogo e poi anche su chi ne fa richiesta: lo stato di salute, il carattere, le modalità di risposta ad eventi della vita, la capacità di comprendere certi accadimenti della vita, il livello di raffinamento delle energie presenti e molto altro, sottintendendo che le capacità di indagine attraverso i sensi amplificati, aumentano in base al livello di raffinamento della persona. Nonché la scelta delle persone e dei luoghi da frequentare o evitare in ragione della qualità delle loro energie.
Espandere i sensi vuol dire anche staccare la mente, acquietare la scimmia saltante che i più hanno nella testa ed affidarsi ad un sentire più elevato, più raffinato.
Il comprendere, vedere, sentire, toccare, udire, gustare con i sensi espansi ci permette di verificare per esempio qual è lo stato di salute, nostro o di chi lo richiede, prima delle terapie di Pranic Healing, durante le terapie di Pranic Healing e dopo aver terminato le terapie di Pranic Healing.
Il toccare ed analizzare uno ad uno i chakra, ci permette di comprendere lo stato di salute sia a livello fisico che a livello psichico, ci permette di capire anche il grado di evoluzione della persona, ci permette di comprendere che se una persona ha delle strutture degne di un criceto ma si spaccia per formatore, guaritore o inventore di tecniche straordinarie forse ha solo imparato a parlare ma è come una scatola vuota.
L’espansione dei sensi ci insegna anche a non farci prendere per il naso.
L’inventore del moderno Pranic Healing & Arhatic Yoga, il Maestro Choa Kok Sui, (che era un ingegnere e imprenditore di successo) ha avuto il genio straordinario di riscoprire antiche tecniche di guarigione, di ottimizzarle e di creare un modalità di esecuzione tale che un risultato, anche se minimo nel caso in cui lo studente si applichi poco, si ottiene sempre. Le tecniche del Maestro sono così complete ed esaustive che ha scritto svariati libri con relativi protocolli, utilizzabili in base al livello di formazione dello studente, che sono tradotti in molte lingue. E i protocolli che si applicano per sistemare problematiche prima sul piano fisico e poi sul piano psichico servono, in primis, come pulizia al praticante, per poter meditare, per poter purificare, energizzare, ampliare certe strutture energetiche, che hanno effetti, a cascate sui piani psico-fisico.
L’ignorare questo passaggio può creare solo problemi, e ora vediamo come.
Immaginate il vostro corpo fisico, dove troviamo organi, vene e molto altro, e pensate all’equivalente, nel corpo energetico, dove esistono dei punti chiamati chakra (per noi ce ne sono 12 principali, tanti secondari e tantissimi mini chakra) che sono dei centri energetici che hanno la funzione di portare l’energia vitale ai vari organi che sovrintendono e, per farla semplice, immaginate che l’equivalente delle vene siano i meridiani (non è esattamente così ma cerco di essere comprensibile a tutti). Bene, ora facciamo un’altra similitudine: provate ad agganciare ad un rubinetto un tubo da giardinaggio che è rimasto lungamente all’aperto, alle intemperie, che è stato colonizzato da insetti, animaletti e così via, bene, berreste l’acqua a canna o ne sareste disgustati? Questo è esattamente quello che accade quando vi fare toccare fisicamente o energeticamente da qualcuno, l’energia che transita attraverso il corpo del terapeuta di turno e poi finisce su di voi, porta con sé tutta una serie di peculiarità che sono proprie della persona che interviene su di voi. E’ come una trasfusione di liquidi fisiologici, la scoperta che erano “infetti” arriva col tempo.
Facciamo un po’ di esempi per essere più chiari: possiamo citare una parrucchiera che vi lava la testa e poi uscite dal negozio magari con una certa irritazione, anche se la piega è accettabile, l’irritazione è dovuta al fatto che magari la parrucchiera vi ha trasmetto sue emozioni negative o stress. Oppure pensate ai massaggi, il massaggiatore vi trasmette ciò che ha in corpo, si spera la passione per il suo lavoro ma anche il fatto che forse fuma, mangia alimenti che voi avete eliminato dalla vostra dieta, come pure chi riceve il massaggio, rilascia una serie di energie, non sempre cristalline che un po’ per volta si fisicalizzano nel massaggiatore creando ad esempio problemi al tunnel carpale. Oppure al pranoterapeuta, che ora si chiama pranopratico che usa la propria energia per curare il prossimo. E si possono citare un’infinità di altri esempi, una persona una volta mi chiese perché durante uno scambio reiki si fosse sentita male nonostante si utilizzasse l’energia universale, risposta semplice, dipende dal livello di pulizia della canna dell’acqua.
Una piccola parentesi riguardante la pranoterapia tradizionale: il pranoterapeuta tradizionale dovrebbe avere un livello tale di energia che con la semplice imposizione delle mani dovrebbe riuscire a curare la persona.
Analizziamo alcuni punti:
– l’energia è del terapeuta e non è infinita, poi come si ricarica? Come riesce a NON contaminarsi con le problematiche del cliente?
– proiettando energia provate a pensare a cosa avviene: è come avere un secchio di acqua sporca (il cliente), e l’operatore usa la sua energia come se fosse un’idropulitrice…. Non sarebbe meglio togliere prima le energie malate (vuotare il secchio d’acqua sporca) e poi riempirlo con acqua pulita?
Per ovviare a questi inconvenienti tutt’altro che trascurabili, specie a lungo termine (i pranoterapeuti di professione solitamente non vivono a lungo in salute), alcuni miei studenti provenienti da altre scuole, mi segnalano che istruttori di una certa università della Lombardia che si spaccia come formatrice di pranoterapeuti (la Lombardia è la zona in cui opero), utilizzano i libri del Maestro Choa Kok Sui, alterando arbitrariamente le sue tecniche con l’intento di dare un’aria di originalità al loro insegnamento e di giustificare tariffe ben più elevate di quelle stabilite dall’Institute for Inner Studies Inc., capofila della scuola mondiale del Pranic Healing, costituito il 27 aprile 1987 dal Maestro Choa Kok Sui con l’obiettivo di diffondere il Pranic Healing, l’Arhatic Yoga e gli insegnamenti esoterici a livello globale. I certificati che noi emettiamo a fine di ogni corsi sono di questo Istituto.
Arthur E. Powell ha scritto libri con spiegazioni molto chiare sui vari corpi sottili, e per chi ha voglia di informarsi, sono anche scaricabili gratuitamente, basta cercare su Google. Semplificando al massimo, immaginate una cipolla: la parte interna, quella verde, è il corpo fisico, uno strato un po’ più esterno corrisponde al corpo eterico che è lo stampo del corpo fisico, e poi troviamo vari altri strati che corrispondono ai livelli della psiche. Quando viviamo una situazione di stress, questo tipo di energia transita di corpo in corpo e si fisicalizza provocando, ad esempio, una gastrite.
Con le tecniche ORIGINALI del Maestro Choa Kok Sui spiegate ed insegnate nei corsi e libri di pranic healing, tra le varie cose che impareremo a fare, andremo a pulire, prima ed energizzare poi, il corpo eterico che subirà influenze positive, miglioramento di salute e anche guarigione dove possibile, della gastrite e poi, lavorando sui corpi sottili che riguardano la psiche, elimineremo l’energia dello stress. Ho scritto guarigione dove possibile perché nello stato di salute di una persona entrano in gioco vari fattori che vengono studiati nei corsi di Pranic Healing.
Ma il Pranic Healing non è solo guarigione e autoguarigione fisica e psichica, è anche lavoro spirituale con meditazioni e pratiche sempre più strutturate in modo da consentire allo studente di essere una persona migliore, più realizzata, più libera, uno strumento di trasmissione di energie divine e questo è ciò che si fa nel percorso, anzi nel corso della vita, di Arhatic Yoga. Ho scritto corso della vita perché, per chi abbraccia seriamente questi insegnamenti, diventa uno stile di vita che permette una strutturazione sempre più importante dei corpi sottili e di conseguenza dei chakra (diventano più grandi e in grado di stipare varie conoscenze e peculiarità, non da ultimo il discernimento) e dei meridiani che da semplici fili di ragnatela (sono queste le dimensioni di chi NON pratica meditazioni ad hoc) diventano l’equivalente di corde, sempre più grandi in termini di diametro che consentono lo scorrimento di quantità e qualità di energia sempre più importanti. Ma che cos’è l’Arhatic Yoga? E’ uno yoga di sintesi, un sistema di insegnamenti avanzati del Maestro Choa Kok Sui e del Maestro di Lui, Mahaguruji Mei Ling che abbraccia sette tipi di yoga, ovvero Raja Yoga, Karma Yoga, Kundalini Yoga, Gnana Yoga, Bhakti Yoga, Mantra Yoga e Hatha Yoga. Lo studente prima purifica i propri corpi sottili, con le tecniche del Pranic Healing e altre nuove e poi impara ad attivare i chakra con modalità sicure ed efficaci affinché si possa risvegliare l’Energia Kundalini, SENZA effetti collaterali, che verrà portata in tutto il corpo, e che servirà inseguito per la “Costruzione del Corpo D’Oro”. Cosa succede se tentiamo di attivare o attiviamo l’energia kundalini senza un’adeguata preparazione e pulizia? Porto sempre ad esempio cosa della vita di tutti i giorni affinché tutti possano comprendere: immaginate di concimare abbondantemente un terreno incolto…cresceranno sia fiori che erbe infestanti, solitamente sono queste ultime a prendere il sopravvento. Bene, l’equivalente è quello che si creerà nei nostri corpi: inclinazioni indesiderate come rabbia, egoismo, solo per fare un esempio, diventeranno ancora più importanti e probabilmente anche più difficili da gestire, senza contare tutti i vari disturbi che una sindrome kundalini può causare.
Ritornando all’Arhatic Yoga, lo scopo è quello di produrre esseri intelligenti, compassionevoli, e con una forte energia che servirà anche per aiutare l’umanità.
Il desiderio del Maestro Choa Kok Sui era, anzi è, che ci sia un pranic healer per ogni famiglia, un Arhatic Yogi ogni mille abitanti e un Senior Arhatic Yogi ogni 10.000 abitanti. Se così fosse, considerato che si lavora molto anche sulla costruzione del carattere, ci sarebbero meno conflitti e più educazione e rispetto.
Il percorso è universale, non confessionale, ovvero non segue alcun credo religioso e permette di vivere la spiritualità in una società come la nostra, secolarizzata e materialista, che ci dovrebbe indurre a continui spunti di lavoro su di noi. Il riconoscersi come anima in un corpo fisico permette un distacco e una sospensione del giudizio, nonché una visione d’insieme sempre più ampia.
Con quest’articolo, volutamente rivolto a tutti i tipi di lettore, confido di aver fornito degli spunti di riflessione. Se volete intraprendere questo meraviglioso viaggio di scoperta in voi, noi vi accoglieremo a braccia aperte, se volete univi a noi anche solo per la meditazione dei Cuori Gemelli (considerata la meditazione del guaritore per eccellenza), contattateci e vi accoglieremo e se volete continuare nel vostro percorso, qualunque esso sia, vi mandiamo tante benedizioni di successo e discernimento.
